venerdì 10 giugno 2011

ABBRONZATURA MIRATA!!



La scelta dei prodotti non puo' mai essere casuale, ma deve essere dettata da esigenze di pelle, di clima, di tempi e di modi di esposizione al sole.
L'olio e' ideale se contiene bassi fattori di protezione ed e' quindi indicato per chi si abbronza facilmente. Lascia la pelle lucida e soprattutto molto morbida.
La crema si adatta meglio alle pelli normali o delicate perche' assicura una maggiore protezione.
La lozione e' leggermente meno protettiva della crema, mentre le nuove formule gel, che si assorbono istantaneamente, lasciano la pelle asciutta e sono perfette per chi non ama sentirsi unta e vuole distendersi sulla sabbia senza sporcarsi.


E se vi scottate lo stesso...
... provvedete subito: immergetevi in una vasca di acqua tiepida per attutire la sensazione di bruciore; poi stendete sulla pelle un latte o una crema calmante, insistendo sulle zone piu' scottate. Preparate una maschera decongestionante per il viso a base di yogurt, tenetela almeno mezz'ora e poi eliminatela delicatamente con un guanto inumidito con acqua calda.
Se le palpebre si sono gonfiate fatevi un impacco con distillato di camomilla tiepido e tenetelo sugli occhi per una decina di minuti. Se il mattino dopo la pelle "tira" ed e' ancora sensibilmente rossa, evitate di esporvi al sole o stendete su viso e corpo un prodotto che blocchi i raggi solari. Se non volete rinunciare al bagno di mare, immergetevi in acqua indossando una maglietta di cotone.

Troppo sole fa male alla pelle?
L'allarme, a livello mondiale, e' stato lanciato qualche anno fa dai dermatologi americani: un'eccessiva (nel senso di prolungata negli anni) esposizione al sole puo' contribuire alla formazione del tumore della pelle. 
Ci sono nazioni (come l'Australia, per esempio) nelle quali la percentuale di persone colpite da melanoma maligno (un tumore ai pigmenti che producono le cellule) e' piu' alta che altrove. 
Le persone che hanno la pelle fragile e delicata sono piu' sensibili di altre alla nocivita' dei raggi UV, poiche' hanno un'inferiore produzione di melanina rispetto a quelle con la pelle piu' scura.

Proteggere l'epidermide, quindi, allontana l'eventualita' di un tumore della pelle. Il dato positivo viene dall'American Skin Cancer Association che ha dichiarato che "il 90% delle persone colpite da questa malattia sono state definite curabili".
All'esigenza di evitare alla pelle particolari traumi che possono provocare il melanoma alle cellule epidermiche hanno provveduto anche le case cosmetiche che, proprio per questo, hanno inserito nei prodotti solari fattori di protezione scientificamente studiati. E il sole non esce senza macchia nemmeno dalle numerose accuse, lanciategli da piu' fronti, di favorire l'Invecchiamento cutaneo con la conseguente formazione delle rughe.
e' vero: l'esposizione ai raggi solari frequente e prolungata negli anni fa venire le rughe. e' per questo motivo che per la protezione del viso si consigliano creme solari specifiche che contengano sostanze antirughe, emollienti e lenitive e 
che abbiano un indice di protezione superiore di due rispetto al prodotto studiato per il corpo.

Sole: dove e come
Quando ci si abbronza meglio e senza pericoli? A rischio di ripeterci ricordiamo che l'esposizione deve essere sempre graduale e, preferibilmente, solo in determinate ore del giorno. Per tutta la prima settimana di vacanza e' consigliabile esporsi al sole tra le otto e le dieci e mezzo del mattino e dalle quattro e mezzo del pomeriggio in poi. Molto dipende comunque anche dal tipo di atmosfera che i raggi attraversano. A molte sara' capitato di lasciarsi trarre in inganno dal cielo nuvoloso e da un sole che appare e scompare, dimenticandosi che i raggi filtrano attraverso le nuvole, come attraverso l'inquinamento atmosferico, il gas e la polvere. In alta montagna, poi, i raggi UV aumentano del 4% ogni 300 metri d'altidudine: a 1500 metri si ricevono il 20% in piu' di raggi rispetto a quelli "attivi" al livello del mare. La presenza dell'acqua e del vento diminuisce il calore e aumenta l'evaporazione del sudore che e' un debole, ma efficace, filtro naturale: quindi anche se non si avverte il caldo sulla pelle bisogna proteggerla adeguatamente.
 

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